Contratto di Locazione

Il nostro Studio fornisce assistenza per la stesura di contratti di locazione immobiliare ad uso abitativo e commerciale per privati ed imprese nonché per l’espletamento delle formalità di registrazione presso l’Agenzia delle Entrate in modalità telematica (a regime dal 1° aprile 2014) o fisica.

Tipologie di contratto di locazione

A puro titolo esemplificativo, un contratto di locazione ad uso abitativo stipulato da un locatore privato può essere:

  • in regime di libero mercato, con durata di 4 anni più 4 con rinnovo automatico, ed il cui reddito imponibile ai fini IRPEF è dato dal valore più alto tra la rendita catastale (rivalutata del 5%) ed il canone di locazione, aggiornato con le eventuali rivalutazioni Istat, ridotto del 5%;

oppure

  • a canone convenzionale / concordato, con tipologia:
    • ordinaria: con durata di 3 anni più 2 con rinnovo automatico
    • per studenti universitari: con durata da 6 mesi a 3 anni più rinnovo automatico dello stesso periodo
    • transitoria: con durata da 1 a 18 mesi (senza agevolazioni fiscali)

il cui reddito imponibile ai fini IRPEF è determinato analogamente ai contratti in regime di libero mercato, ma sconta una riduzione ulteriore del 30% se il fabbricato è sito in un Comune ad alta densità abitativa (lo sono i principali capoluoghi di provincia, come ad esempio città come Padova ed alcuni comuni limitrofi) ed il contratto è di tipo ordinario o per studenti universitari. Il canone “convenzionale” (altresì definito “concordato”) è calcolabile sulla base di appositi accordi definiti in sede locale fra le organizzazioni della proprietà edilizia e le organizzazioni degli inquilini maggiormente rappresentative a livello nazionale (legge 9 dicembre 1998, n. 431), che definiscono zone, classi, caratteristiche degli immobili e corrispondenti intervalli per la determinazione del canone.

Cedolare Secca

In alternativa alla tassazione ordinaria ai fini IRPEF sopra esposta, è possibile optare per l’applicazione di una “cedolare secca“, rispettivamente del 21% per i contratti in regime di libero mercato e del 10% (in precedenza 15% e 19%) per i contratti a canone convenzionale – concordato. Tale imposta è sostitutiva oltre che del reddito IRPEF, anche dell’imposta di registro annuale e dell’imposta di bollo. A seconda del tipo di contratto, dell’importo del canone, del reddito IRPEF, delle eventuali detrazioni e deduzioni IRPEF andrà fatta un’analisi di convenienza della cedolare seccca.

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